La visita alle Francie: Bandol, patria delle gnocche al ristorante

Nei giorni alla Francie, le visite a Bandol hanno avuto come tratto distintivo la presenza della cameriera gnocca al ristorante.
Re-Bonsoir e la biondina che "ha capito tutto dalla vita" (vestita di nero per coprire le morbide forme, raccogliente le ordinazioni chinando di lato il capo e spostando il lunghi capelli tutti da una parte per scoprire l'orecchino di pregio, sorridente...), hanno caratterizzato due ottime cene, per quanto io non ricordi cosa mangiai: non è che posso restare concentrato su tutti i dettagli.

Ordinare fisso completista il vino rosé per 2 settimane, perché la prima sera ho fatto così e visto che tutti bevono il rosé allora vado avanti fisso, è Unteria.

La visita alle Francie: gli Autogrill superiori di un popolo superiore

Quando alle Francie prendevo le autostrade, mi fermavo fisso in ogni Autogrill local.

Li ho amati da subito per l'ordine, l'organizzazione e i servizi offerti ma l'innamoramento vero, quello duro, è nato quando ho visto la colonna con i forni microonde a disposizione degli utenti per riscaldare i piatti pronti in vendita sugli scaffali, con ben indicato il tempo da impostare per ogni singolo piatto: se poi a ciò aggiungiamo la bellezza struggente di banconi interi con sandwich e flan plastificati, il mio amore diviene immenso.

Aver enorme il rimpianto per non aver provato avido la PastaBox è Unteria.

La visita alle Francie: le Pastis pour digestif

Nel periodo trascorso alle Francie, mi sono adeguato mainstream alle abitudini locali che vedevo a tavola, vale a dire vin rosé (in genere un demi pichet) e aperitivo col pastis.
Ben presto ho apportato una variante e cioè quella di mettere in fondo il pastis bevendolo, meno allungato, come digestivo e suscitando subito i commenti dei camerieri local: mi hanno dato del finlandese perché sembra che essi facciano così.

Tornare appositamente a cena a Bandol per fermarsi completista nell'altro ristorante già visto dotato di cameriera gnocca all'ingresso è Unteria.

La visita alle Francie: non si va a teatro

Nel periodo trascorso nelle Francie, la mattinata più disagevole è stata la visita di Avignone poiché c'era ancora l'onda lunga del festival del teatro.
Migliaia di locandine esposte nelle strade richiamavano ogni spettacolo, ogni rappresentazione, eventi che si tenevano praticamente dappertutto, dai sottoscala alle sale delle case più prestigiose, dai teatri slavi minimali alle piazze: ero in continua ansia di essere interrogato finendo involontariamente dentro una rappresentazione di 'sta cippa.

Il ragabarba intrigoman che popola gli eventi teatrali e che disbosca l'amazzonia per tappezzare le vie della città con le locandine del suo teatro caccuso di 'sta cippa, coprendomi i cartelli per l'ingresso al Palazzo dei Papi tanto impedirmene la visita per il causato ritardo, è Unteria.

La visita alle Francie: tutti fuori a mangiare (Stump!)

Due settimane fa andavo nelle Francie per una vacanza e il secondo impatto (tralascio la barboneria Russo / Magrebina che sta in giro per Cannes) è stato rivedere come i francesi siano sempre nei locali a mangiare.

Essi amano gonfiarsi in pubblico, rendendo tuttavia piacevole al turist-italian-baffi neri trovare ovunque grande offerta di locali i quali, apprezzabilissimo, espongono ben visibili cartelli con piatti, prezzi senza metter quasi mai all'ingresso il cameriere viscido/protestato/pressante ma al più una gnocca ammiccante che si limita a un "Bonsoir": popolo superiore.

Finire per cenare al bar/bistrot/gelateria la "Casa del Gelato" solo perché, fatti 2 giri di perlustrazione dei locali  la cameriera gnocca con maglietta rosa fluo davanti al locale mi saluta con un "Re-Bonsoir", è Unteria.

La visita alle Francie: i caselli

Due settimane fa andavo nelle Francie per una vacanza e il primo impatto è stato i caselli autostradali francesi che sono inaccettabili.
Essi sono numerosissimi che ti spaiano la gestione degli Stint© (Marco  DB), il Télépéage è scarsamente diffuso così che se c'è coda al casello anche chi ce l'ha fa la coda uguale prima di trovare la caccusa corsia dedicata, i segnali sopra le barriere sono illeggibili e infine la gente è tutta deficiente che paga con i contanti e non con la carta generando attese da medioevo: barboneria e davo di cranio.

Da quel che ho visto, essere superiori alle Francie solo nella gestione dei caselli autostradali è Unteria.