La casa con "la trave a vista" è "a vista"

Da un paio di mesi, leggo fisso i libri con iPad: mi vanto per la perfetta leggibilità, la praticità di scegliermi la dimensione dei caratteri, la perfetta luminosità ed infine di poter cercare in pochi secondi quante volte Umberto Eco ne "il cimitero di Praga" descrive la "finanziera", ottimo piatto della cucina piemontese dura.
Inoltre, senza averlo deciso prima, voglio parlare delle case milanesi con le "travi a vista": grande attrazione per la GranDonna anni '90/2000, la casa con le travi a vista non ha mai per definizione le tende alle finestre così da far vedere dalla strada la trave a vista!

La casa milanese con la trave a vista "che mi è già un po' fuori moda" (© Marco DB) è Unteria.

ATM 2.0

Da un mese e mezzo, avendo ripreso una quotidiana frequentazione con la M1, maturo pensieri creativi, uno dei quali riguarda le ristrutturazioni delle stazioni e le scelte di materiali per le nuove stazioni.
Nella pavimentazione di banchine e stazioni contesto pesantemente l'abbandono del rivestimento di plastica nera con i bolloni in rilievo: orrenda la pavimentazione rugoso-biancastra-sudicia che è sempre sporca e rimanda alla vista ogni schifezza; in generale, l'utilizzo dei materiali chiari per le parti orizzontali dei mezzi pubblici (esempio i sedili) è una scelta barboneria fatta per presentare dei luminosi plastici ai concorsi ma per metterci sotto gli occhi poi, una volta adottati, le macchie più ripugnanti.

Non usare più la pavimentazione di plastica nera a bolloni è Unteria.

Quando torna la pubblicità del Fernet Branca nei film???

Ieri sera ho visto al cinema il nuovo film di Carlo Verdone: brillante, divertente e godibilissimo, il suo film più convincente degli ultimi 20 anni.
Ma la cosa bella è che nel cinema italiano ritorna la pubblicità all'interno delle scene, con inquadrature che se un tempo andavano con ingenuità sulla bottiglia di Fernet Branca, di Acqua Pejo o sul pacchetto di Muratti che l'attore estraeva dalla giacca, oggi, complice la necessità di sponsor (crisi economica) e la precisa normativa sulla pubblicità, i marchi sono ripresi in modo netto e non più furfantesco, con alert cubitali nei titoli di testa e di coda... ma piace lo stesso.

La direttrice del negozio Piazza Italia (sponsor del film) che, ferma ma comprensiva, rilascia la figlia taccheggiatrice del protagonista invece che farla arrestare perché altrimenti trasmetteva un'immagine antipatica del marchio, è Unteria.