"Nessuno può chiamarmi romantico, nessuno!"
Stasera mi dilettavo in conversazioni dure sul concetto di "fare cose per qualcuna", "importanza settoriale", "frequenza media accettabile di frequentazione", "Alberoni", "Michael J. Fox, 1985" e altre romanticherie del genere.
Dopotutto il campionato di serie A non mi ha dato soddisfazioni, né tanto meno ha fatto il GP di F1 del Brasile laddove la Red Bull ha deciso, con oculato gioco di squadra, di far vincere il mondiale piloti alla Ferrari.
Dilettarsi con gioia in psicoanalisi evolute condotte senza il timore di essere giudicati, il tutto per non ammettere la propria dose di romanticheria, è Unteria.